7.11.2020 Spettacoli e Performance /
VN solo| VIRTUAL²
Cristina Kristal Rizzo
VN solo
Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg
L’intuizione primaria di questo solo ricerca il rapporto più prossimo tra danza e musica, emancipando le potenzialità espressive del corpo, l’eleganza del gesto, la reversibilità che intercorre nello spazio tra impulso e decisione, tra determinazione e imprevisto in cui l’umano si esperisce come puro potenziale. Verklarte Nacht nella versione del 1943 per orchestra d’archi nell’esecuzione di Von Karajan con la filarmonica di Berlino, è l’incipit per articolare una danza viscerale, in cui è l’istinto del corpo nell’ascolto musicale a prevalere sul concetto, a disegnare l’immagine dinamica del gesto artistico. È la partitura di Schönberg, che lo stesso autore nel 1950 definisce come musica pura, composta come un poema sinfonico con 7 tempi principali (grave, animato, poco allegro, grave, adagio, più mosso, moderato, adagio) a contenere il piano drammaturgico, a condurre l’interiorità, a far vibrare l’impersonale della danza di un corpo che si dà alla musica. È un incedere lento, inesorabile, l’incedere di un presente indicativo dove l’attimo non è che il sembiante di un tempo più vasto, il carattere antico di un eterno ritorno affinché una rottura dei limiti dell’immaginario e dell’immaginazione stessa possa essere possibile.
La danza è un passo a due con un robot, un automata che fa il suo percorso e va a intrecciarsi con quello dell’artista. La sua presenza apre uno scenario sull’imponderabile, su tutto quello che si interpone tra corpo e spazio e può cambiare e ridisegnare le coordinate.
Ed è proprio ancora Schönberg a darci la chiave di lettura migliore di questa scommessa: When the form is in place everything within it can be pure feeling.
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VIRTUAL²
GrandPrix nasce dalla presa di coscienza di un gap comunicativo, esperienziale e storico e si pone come gesto di connessione, ponte temporale e spaziale, come corpo dell’incontro.
Questo progetto desidera diventare una piattaforma coreografica relazionale, un format di scambio e confronto che pone, come base dialogica, non solo le due soggettività coinvolte ma anche il panorama del fare coreografico in Italia, le sue metodologie, politiche ed estetiche, attraverso lo sguardo e l’incontro di due generazioni intente a guardare lo stesso panorama. Due corpi immersi nello stesso contesto, ma con esperienze, idee e necessità differenti, seguiranno un processo coreografico che guiderà lo stabilirsi di un rapporto creativo, performativo e di conoscenza personale ( non ultimo ) ai fini della messa in scena e di un muoversi al contempo simile e dissimile.
Il progetto potrebbe di volta in volta essere abitato da diversi coreografi, così da evidenziare le possibilità multiformi del rapporto tra le due generazioni, nel tentativo di creare un corpo comune di interscambio, condivisione e azione.
GrandPrix, in questa sua prima attuazione, ha dato forma al work in progress di VIRTUAL² in cui i due corpi utilizzano la danza come oggetto virtuale di attraversamento. L’intento è di far affiorare ed esplorare le possibilità di un muoversi comune senza coreografare i corpi in termini formali, senza allinearli, senza sottometterli ad una scrittura. ma attraverso delle indicazioni interne di relazione.
VIRTUAL² è un lavoro sul linguaggio della danza in termini corporei, in cui l’aspetto performativo mette in risalto differenze e similitudini che rendono manifesta due individualità che sono conseguenza, parzialità dello spazio di interazione e compresenza.